LOCALITÀ: POZZOL GROPPO
INAUGURAZIONE : inizio anni ‘80
CHIUSURA: 6 agosto 2009
Della discoteca “La Foresta” oggi abbandonata si fatica anche a scorgerne l’entrata, ormai divorata dalla vegetazione. Ma fino a qualche tempo fa, era impossibile non vederla passando per la strada provinciale, con la sua immensa insegna verde ben fissa sul muro bianco. Lo so che sembra di ripeterci, ma anche questa era davvero un luogo speciale per almeno tre generazioni.
GLI ANNI D’ORO TRA ESTATE E MUSICA
Nasce negli anni ’80 come locale prettamente estivo, sulle colline tra Voghera e Tortona immersa nel verde. LA piscina offriva il rinfresco ideale nelle calde giornate estive, mentre la sera si poteva ballare nelle zone a bordo vasca. Con il tempo venne realizzata anche un’area al chiuso, e la discoteca La foresta divenne presto uno dei luoghi simbolo delle notti almeno fino alla metà degli anni 90 quando per cause che non siamo riusciti a ricostruire ha subito uno stop che è durato per un decennio.
IL GRANDE RITORNO DEL 2005
L’abbandono si interrompe all’inizio di luglio 2005. Due imprenditori di Salice Terme, Giorgio Brichetti e Roberto Mangiacavalli, nomi noti nel mondo della notte, uniscono le loro esperienze per rilanciare il locale. Dopo una profonda ristrutturazione, la discoteca La Foresta riapre ai primi di luglio, ma a causa di temporali estivi si sospende l’attività per ulteriori due settimane. Il 16 luglio, dunque, una seconda ripartenza. Si sceglie di tornare alle origini, con anche musica dal vivo nella zona interna (quella sera erano attesi i Funky Cold Medina), mentre il giardino estivo viene riservato a una selezione di musica d’ambiente, dove poter conversare senza sentirsi sopraffatti dal volume della musica.
LA NOTTE DELL’INCENDIO E IL LENTO ABBANDONO
La nuova vita della discoteca La Foresta è però destinata a durare poco. Nella notte tra il 4 e il 5 agosto 2009, un incendio di vaste proporzioni ha distrutto completamente il locale. Ci fu un’inchiesta per accertare le cause e da dove fossero partite le fiamme, e giunse alla conclusione che si trattò di cause accidentali, forse un cortocircuito scaturito nei vani tecnologici della pista principale.
Persa l’agibilità, impossibilitati a proseguire anche solo sfruttando l’area esterna, la discoteca viene abbandonata a se stessa, diventando una sorta di riserva naturale. La piscina, diventata un acquitrino, è oggi habitat ideale per la colonia di rane che oggi si diverte a saltare dentro e fuori dall’acqua.
La discoteca abbandonata La Foresta rappresenta oggi il simbolo di come la natura possa riappropriarsi dello spazio che le è stato sottratto dall’uomo, trasformando un luogo di festa e divertimento in una moderna giungla urbana, silenziosa ma irresistibilmente poetica.