LOCALITA’: LUCCA
INAUGURAZIONE: anni ’70
CHIUSURA: 2013
Eccoci davanti ad una costruzione stana, sembra un ufo, è l’Ekò. Una cupola imponente, con un grande parcheggio e un’insegna altissima, davanti all’entrata una fontana vuota. Me la immagino con l’acqua che zampilla e le luci visibili chissà fino a dove. Dentro, la discoteca, è formata da una enorme pista circolare di marmo, una volta lucido e bel levigato per poter ballare e scivolare al meglio, un palco per le orchestre, a destra un grande bar. Ai lati della pista ci sono due scale elicoidali che portano ad una balconata con visuale sulla pista. Vicino all’entrata c’è anche un piccolo privè. La discoteca è completamente vuota e priva di arredi, ma non è vandalizzata. A differenza di tante altre discoteche è molto colorata, sembra un circo. La particolarità della costruzione è proprio la cupola, composta da piccoli mattoncini rettangolari uno incastrato all’altro, completamente autoreggente e totalmente antisismica. E infatti non esistono colonne al suo interno. Di fuori c’è un piccolo giardino.
Un po’ di storia…
Nasce come dancing negli anni 70 e si chiamava Golden Boy. Lo fece progettare, da grandi architetti e ingegneri della toscana, un signorotto della zona.
Nei suoi primi anni di vita ospitò personaggi importanti come: Mina, Patty Pravo, Gino Paoli, Dik Dik, Camaleonti e tanti altri.
Ci fu un cambiò gestione e di nome, non più Golden Boy, ma Ekò e divenne per qualche anno una vera discoteca. Tutto questo negli anni ‘90. Ma la crisi delle discoteche di fece sentire anche qui, cosi di fece un’inversione di tendenza, con un nuovo cambio di gestione, (e anche l’ultimo). Vennero reintrodotti, il ballo liscio e la musica dal vivo con le orchestre. In più venne cambiato l’aspetto del locale, rendendolo molto colorato e frizzante, probabilmente perché introdussero il Karaoke e l’animazione latino americana con i maestri brasiliani.
La chiusura definitiva è datata 2013.