Località FANANO
INAUGURAZIONE : 1984
CHIUSURA: primi anni 2000
In un altro tempo, forse in un universo parallelo. Siamo a caccia di discoteche abbandonate a Fanano, un piccolo comune dell’appennino modenese, vicino Sestola, un piccolo paradiso per gli amanti della neve e degli sport invernali. Durante la stagione turistica è un brulicare di genti da ogni dove ma durante la bassa stagione ritrova la sua dimensione di piccolo comune montano, che conta poco piu di 2000 abitanti.
E’ solo grazie a un nostro segnalatore della zona che scopriamo essere esistita proprio qui una discoteca, chiamata Crazy Sound, le cui mura sono state di recente acquistate dal comune di Fanano per realizzare la nuova palestra comunale, dal suo proprietario storico, il Sig. Alberto Andreoni che abbiamo avuto il piacere di incontrare e ci ha concesso una breve intervista, mostrandoci anche alcune foto d’epoca, che con il suo permesso pubblichiamo.
Ci racconta, trattenendo a fatica l’emozione, che il progetto nasce all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso, in seguito a un accordo siglato da Androni con il comune che mise a disposizione il terreno. Viene cosi realizzato l’edificio, proprio nel centro del paese, e il complesso vede la costruzione del ristorante al piano terra, la discoteca al piano primo e quella che è oggi la piscina comunale adiacente.
Inaugura nell’estate del 1984, facendo il tutto esaurito, in pochi anni diviene punto di riferimento per i giovani che salivano anche dalla pianura per ballare al Crazy Sound.
Andreoni rimane al comando fino alla fine di quel decennio, per poi trasferirsi all’estero dove aprì altri due locali grazie all’esperienza maturata qui a Fanano, e il Crazy sound, di cui comunque è rimasto proprietario fino a pochi mesi fa, venne dato in gestione già nel 1990 ed è rimasto attivo fino ai primi anni 2000.
La storia sembra ormai destinata a concludersi come quella di molti altri locali: discoteca abbandonata prima, demolizione poi, magari per farci l’ennesimo centro commerciale. Ma il destino vuole che una giunta comunale particolarmente lungimirante, guidata dal Sindaco Stefano Muzzarelli decida un destino diverso, acquistando i muri della discoteca abbandonata (il terreno sui cui sorge è invece ancora di proprietà del comune) per avviare un progetto di recupero e realizzare la nuova palestra comunale.
Incontriamo cosi il Sindaco, insieme all’assessore allo sport, la Dottoressa Alice Seghi, che ci accompagnano nella visita di quel che resta del Crazy Sound, e Dino Bazzani, uno dei DJ storici del locale.
“E’ da otto anni, da quando ho assunto la guida del comune per il primo mandato, che cerco imprenditori disposti a riaprire la discoteca, ricevendo sostanzialmente sempre le stesse tiepide risposte: investimenti necessari troppo alti per adeguarla alle attuali normative, e un ritorno incerto, dovuto al fatto che la discoteca non sembra attirare più”. L’assenza di bandi pubblici, statali o regionali, per finanziare l’apertura di locali per il pubblico spettacolo non ha di certo aiutato, fino alla decisione di acquisire la discoteca abbandonata e affidare il progetto di recupero all’ Architetto Bruno De Pietri per un costo complessivo di 480 mila euro, già totalmente stanziati, e i lavori dovrebbero iniziare a breve.
Raggiungiamo finalmente la discoteca abbandonata, certi comunque di trovarla nel degrado piu totale, uno spettacolo cui purtroppo siamo ormai abituati. E’ invece con immenso stupore che ci ritroviamo di fronte a una discoteca abbandonata perfettamente conservato, quasi una capsula del tempo giunta fino a noi dagli anni 80 senza aver mai subito sostanziali modifiche nel corso del tempo. La sensazione è quella di una discoteca che ha chiuso da poche ore e che attende solo l’arrivo dell’impresa di pulizie per essere pronta a riaprire la sera stessa. L’arredamento, ancora in perfetto stato, è talmente vintage da essere gia tornato nuovamente di moda.
Difficile anche per Dino DJ trattenere una lacrima, quando ci racconta di essere stato probabilmente colui che ha spento l’impianto per l’ultima volta, e che sembra ancora in perfette condizioni. Mentre scattiamo le immagini che vi proponiamo, dalle casse inizia a diffondersi nuovamente della musica, dopo quasi vent’anni dall’ultima volta. E’ il DJ Dino, che grazie a un generatore portatile, ha voluto riaccendere l’impianto per un ultimo ballo. Continuiamo la visita, sulle note di “Everlasting Love”, senza riuscire più a parlare quasi a voler rispettare la sacralità del momento.
Ci salutiamo con la promessa di rivederci una volta terminati i lavori, con la speranza di potervi raccontare e mostrare il risultato dell’opera di riqualificazione.