LOCALITA’: Lignano Sabbiadoro

INAUGURAZIONE: 1997

CHIUSURA: 25 settembre 2010

Aprì nel 1997. All’inaugurazione arrivò tanta gente che il traffico bloccò la statale verso Lignano Sabbiadoro.

Da quel giorno e negli anni, la discoteca Mirò apparve in tanti articoli di giornale come protagonista della notte, sulle pagine di riviste di spicco come Anna, All Music, Cosmopolitan, e Corriere Della Sera. Al suo nome vennero accompagnati anche molti gli slogan: da “Andare Contro Corrente” a “Vivere un Tempo Tecnico” immersi nei “Molteplici Unici Sensi”, per poi sfumare nei “Fiori Cuori Nuovi Suoni”, e stabilirsi definitivamente nelle sue “Dos – Diverse Onde Sonore” frase che sarà il motto ufficiale del Mirò anche per l’estate 2005, dove c’è per il terzo anno consecutivo Carlo Oliva alla direzione artistica.

Struttura imponente e varia, situata su una superficie di 8.000 mq, il Mirò è tra le discoteche più grandi e spettacolari d’Italia Divisa in 8 zone, 5 interne e 3 esterne, per ogni gusto ed esigenza musicale. Tra cui 2 grandi piste interne e 2 esterne, privèe e zone ristoro con musica dal vivo.

L’ultima serata, quella che porta alla chiusura definitiva è datata 25/09/2010.

Chi ha frequentato il Mirò si ricorderà sicuramente i nomi delle sue aree: “First Room”, “Arena”, “House Garden”, “Open Space”, “Euforia”, “Lolita”, “Dinner Live” e “Show Blu Level”. Con una programmazione musicale è a 360 gradi spaziando tra commerciale, dance, elettronica, goa, hardstyle, house, latino, live, revival e techno.

Purtroppo, le immagini che possiamo mostrarvi non rendono giustizia alla maestosità del posto. Anni di abbandono e vandalismi prima, il disarmo e lo smaltimento delle tensiostrutture esterne da parte della proprietà hanno lasciato ben poco da vedere, qualcuno si è divertito a ridisegnare l’insegna all’ingre3sso, dove “Mirò” è diventato “Morì”.

Ma all’ingresso, nonostante anche il cartongesso sia stato distrutto, si può ancora immaginare il dubbio di chi, una volta varcato il guardaroba, si trovava davanti alla scelta: sinistra, corridoio blu, destra, corridoio rosso. Quasi un omaggio alla trilogia Matrix:

“È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola blu, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio”