LOCALITA’: CASTELLI CALEPIO
Inaugurazione: anni ’60 (con il nome di Valverde) dal 1980 Peeter Club
Chiusura: Fine anni 2000

Oggi vi portiamo alla scoperta di una discoteca abbandonata molto in voga nel bergamasco. E’ il Peeter, conosciuto anche come Valverde prima e Rebecca poi, e che è oggi una discoteca abbandonata da ormai più di dieci anni. Ecco la sua storia, per come siamo stati in grado di ricostruirla.

Siamo negli anni 60 quando in una villa sulle colline di Caselli Calepio prende vita il dancing Valverde. E’ un locale classico, per il periodo, se si fa eccezione per la location straordinaria, con una vista da mozzare il fiato. Una grande pista da ballo e un palco su cui si esibivano le migliori orchestre del paese. LA grande terrazza offriva poi una cornice da favola per ballare al fresco nelle giornate estive.

Poi, sul finire degli anni 70 il patron Ilario Ongaro intuisce che i tempi stanno cambiando, le orchestre degli anni 60 stanno cedendo  il passo alla disco music e sceglie per una svolta epocale. Il dancing Valverde cambia nome e si trasforma in “Peeter Club” una discoteca moderna con due piste.
subisce un primo rimodernamento completo tra il 1984 e il 1985. In molti ricordano ancora lo straordinario gioco di luci realizzato sulla pista con neon colorati montati su un controsoffitto in vetro, una installazione davvero futuristica per quel periodo.

E’ forse cosi che la maggior parte dei nostalgici la ricorda. Anche perché poi al successivo stravolgimento, a metà anni 90, cambio anche nome in Rebecca.

Venne infatti ricostruita fondamentalmente da zero, la struttura venne praticamente abbattuta e ricostruita, realizzando ancora due ambienti. Al secondo piano il ristorante / Priveè con un grande terrazzo dove ammirare il panorama, al centro un lucernario di vetro che domina la pista al piano sottostante che ospita invece la discoteca. Il vetro la fa da padrone in questo nuovo allestimento, fatto di grandi vetrate e specchi. Forse meno affascinante dei giochi di luce delle discoteche degli anni 80 ma ancora una volta riesce a stupire con i suoi giochi di luce, le sue trasparenze e il bosco che la circonda.

rimarrà aperta con questo nome fino alla sua definitiva chiusura e successivo abbandono. Ma tra gli abitanti della zona nessuno la chiama più “Rebecca”. Per tutti, la discoteca abbandonata sula collina è e resterà sempre il “Peeter”.

Per le foto d’epoca, si ringrazia la pagina Facebook ufficiale
https://www.facebook.com/peeter.club

e la rivista d’epoca Disco & Dancing, di cui ne esiste un archivio amatoriale qui:
https://discodancing.it/