LOCALTA’: SAN MAURO MARE
INAUGURAZIONE: 1967
CHIUSURA: 2003

Per molti la discoteca abbandonata Gheodrome non è altro che una leggenda, un mito. I ragazzini del luogo ne hanno a malapena sentito parlare, magari dai genitori, o addirittura dai nonni. Ma pochi ricordano dove sorgesse quella che divenne una delle discoteche più famose d’Europa.

“Credo che fosse li”, dice uno, indicando timidamente un piazzale sterrato. “No, i miei genitori hanno detto che era là” risponde l’amico indicando invece un gruppetto di villette a schiera. Un terzo, scende dalla bicicletta e corregge dicendo “No, era li dove c’è quel supermercato. Ci vado con la mia mamma a fare la spesa, lei e il mio papà si sono conosciuti li. Me lo ripete tutte le volte che ci andiamo”.

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I PRIMI ANNI

Ed è vero, è proprio lì, al posto del supermercato, che nel 1967 i fratelli Zoffoli, Gottardo, Euclide e Osvaldo, musicisti di Cesenatico, inaugurano il dancing club GEO, acronimo delle iniziali dei loro nomi.  I primi due anni non furono entusiasmanti, e il proprietario dell’immobile cercò di rilanciarlo con l’aiuto di Pietro Bevitori, già gestore insieme a Guerrino Galli de “l’Altromondo Studios”, ancora in attività.

1969: IL SUCCESSO

Bevitori, che vantava una amicizia con Patty Pravo, la invitò per inaugurare il “nuovo” GEO, nel 1969, con un doppio concerto sabato sera e domenica pomeriggio. 3500 spettatori paganti, un successo impensabile.

Da qui fu un susseguirsi di ospiti nazionali e internazionali. A parte gli onnipresenti Battisti, Modugno, De Gregori, Celentano e Venditti, Bevitori riuscì a portare in Italia i Jethro Tull, i Genesis e perfino Ray Charles.

Racconta di quel giorno, con una lucidità come se fosse ieri. Era il pomeriggio del 16 agosto del 1976, un lunedi, e la pista da ballo era piena. Tra il pubblico, molti artisti che di solito erano abituati a salire sul palco: c’erano i New Trolls, il Banco del mutuo soccorso, la PFM.

Nel 1983 il locale viene completamente rinnovato. L’immagine che trovate in copertina è tratta da una cartolina che risale proprio a questo periodo.  Erano gli ani in cui il locale era sempre pieno, tutte le sere.

GLI ANNI ’90  E LA DEMOLIZIONE

All’inizio degli anni 90 inizia a soffiare un nuovo vento: quello delle sonorità house e techno, e il GEO è tra i primi a issare le vele. Cambia nome, e diventa Mesibisco. Ma per le serate importanti, si chiama “Gheodrome”. Ed è con questo nome che diventa famoso in tutta Europa per le sue serate di tendenza, techno e hardcore.

Nel 1997 un devastante incendio lo distrusse completamente, ma venne anche prontamente ristrutturato e riaperto al pubblico. La crisi però era ormai alle porte: nel 2002 la struttura venne venduta a una società immobiliare, ma era ancora attiva e funzionante.

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La stagione 2003 fu però l’ultima e per una decina d’anni rimase in completo stato di abbandono, fino alla sua demolizione.

Da allora la discoteca abbandonata Gheodrome sopravvive solo nei ricordi di chi l’ha vissuta. e nelle nostre fotografie.

Si ringrazia il nostro amico e fotografo CHRIS MORRI che ci ha gentilmente concesso l’uso delle sue fotografie ed il team ASCOSI LASCITI