LOCALITA’: Riccione
INAUGURAZIONE: Estate 1960
CHIUSURA: 24 settembre 2022
Questa è una pagina di storia che davvero non avremmo mai voluto scrivere. Qual che anno fa, prima della nascita del nostro sito e delle nostre pagine social, abbiamo documentato la caduta (e poi rinascita) di un’altra cattedrale del divertimento, la discoteca abbandonata Cocoricò, a pochi passi da qui.
Oggi ci ritroviamo purtroppo a scrivere anche l’ultima pagina della storia della discoteca abbandonata Pascià, che dal 1960 anima le notti di Riccione.
IL DANCING PARIOLINO
Aprì infatti con il nome di “Dancing Pariolino” nell’estate del 1960, con una vista mozzafiato sulla riviera, ma solo nel 1985 che cambia radicalmente, si trasforma in discoteca e riapre con il nome “Pacha”, come il famosissimo locale di Ibiza.
Inizia così la storia di uno dei locali più esclusivi della riviera, anche se la vera svolta arriva nel 1989 quando il locale viene totalmente rinnovato.
IL LAMPADARIO DEL GATTOPARDO
Accadde un fatto molto curioso, che segnò la storia del locale da qui in avanti per tutta la sua vita, e riguarda il suo iconico lampadario.
Pare, infatti, che in qualche modo i proprietari Gianni Fabbri, Enzo Zoffoli, Renato Ricci e Mauro Bondi, riuscirono in qualche modo a recuperare da Cinecittà il lampadario usato durante le riprese del film “Il Gattopardo” di Luchino visconti. Proprio il lampadario che fa grande mostra di sé al centro della grande sala da ballo del film.
Attorno a questo lampadario, gli architetti Luca Tausani e Marco Lucchi progettarono l’intero locale, in qualche modo “su misura” del lampadario del Gattopardo che, all’apertura delle porte, veniva calato sulla pista creando una atmosfera unica, per poi venire sollevato fino al soffitto ad inizio serata.
E’ proprio grazie alle fotografie d’epoca che ci ha gentilmente concesso l’architetto Marco Lucchi (https://www.architettomarcolucchi.com/) che possiamo mostrarvi lo stile unico e la bellezza di questo locale. In queste fotografie c’è davvero tanta storia, ed è cosi che è rimasto nella memoria di chi lo ha vissuto anche solo di passaggio.
LA CELEBRITA’, LA CADUTA E LA RINASCITA
Non era raro, in quel periodo, trovare qui celebrità come Federico Fellini, Jean Paul Gaultier, Renzo Arbore, Alba Parietti, oppure Jason Kay, frontman dei Jamiroquai. I 12 anni successivi sono un susseguirsi di serate all’insegna del tutto esaurito, se non addirittura di serate dove si entrava solo su invito. Alla console giravano i dischi di DJ di fama internazionale, come David Morales, Marco Trani, Gianluca Ghezzi, Frankie Knukles, Satoshi Tomiie, Angelo Mancini. Poi verso la fine degli anni 90 l’inizio del declino, lento ma inesorabile. Dopo una prima chiusura, nel 2005 tenta il rilancio grazie a una cordata di imprenditori, che dopo 2 anni gettano la spugna. Nel 2010 un altro tentativo di apertura, ed è solo con molta fatica che nel 2012 torna ad essere un punto di riferimento delle notti riccionesi.
GLI ULTIMI FASTI
Un ultimo cambio di passo avviene nel 2013, quando una nuova trasformazione divide in qualche modo il Pascià in due locali distinti: uno è la discoteca, che occupa le due sale al piano terra, la sala grande, con il mitico lampadario, e il privèe. Quella che invece era in precedenza la sala ristorante diventa un famosissimo night club, che occupa l’intero primo piano, con il bar e i tavoli, collegato con un ascensore al piano interrato, due livelli piu sotto, zona privatissima e riservatissima del locale.
Delle atmosfere lussuose immaginate dall’architetto Lucchi ormai non rimane più nulla, ma per una decina d’anni la formula sembra funzionare. Fino all’estate 2021, quando il nightclub si trasferisce in un nuovo sito, mentre la discoteca continua a lavorare ma solo con eventi spot, fino al settembre 2022. Gli eccessivi costi di gestione non potevano permettere di sopravvivere solo con qualche serata evento, ed oggi la discoteca abbandonata pascià di Riccione giace vandalizzata tra l’indifferenza dei passanti.
Abbiamo anche il video completo dell’esplorazione sul nostro canale Youtube!
