LOCALITA’ : ASOLA
INAUGURAZIONE: 1969
CHIUSURA 1999

E’ Domenica pomeriggio, il sole volge verso il tramonto. Stiamo rientrando alla base dopo un lungo giro a caccia di discoteche abbandonate che si è concluso alle rovine della discoteca Genux, a Lonato del Garda.
Siamo stanchi ma soddisfatti, è stata una giornata fruttuosa, la provinciale scorre sotto di noi mentre andiamo verso il più vicino casello autostradale.

E’ qui che ad un certo punto il cartello di dice che siamo ad Asola. “Hei, ma qui c’è la discoteca Mirabelle! Andiamo a dare un’occhiata?”

Confesso  che conoscevo l’esistenza della discoteca Mirabelle, ma non avevo idea che fosse una delle discoteche all’epoca piu famose della zona!

C’è da aggiungere una piccola curiosità: è stato solo durante la ricerca di informazioni storiche che ho scoperto che è stato qui che ha iniziato a mettere i suoi primi dischi una delle voci che piu amo della radiofonia Italiana: è quella di Marco Biondi, che negli anni ’90 conduceva “Pop News” su Radio Deejay, e poi a Radio 105, dove conduceva una trasmissione da oltreoceano (“105 live from New York”).

Insieme a lui, altri due nomi altrettanto storici delle notti Mantovane: Claudio Danieli e Massimo Vannoni, che ancora oggi anima le serate “Remember Mirabelle”.

  • discoteca mirabelle
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PATERLINI INAUGURA LA DISCOTECA PRIMA, IL VIDEOPUB POI

Inaugurata dalla famiglia Paterlini, inizialmente era una sala da ballo tradizionale, trasformata nel 1973 in qualcosa di nuovo e avveniristico, con un controsoffitto a doghe metalliche colorate, molto all’avanguardia in quel periodo. La superficie riflettente amplificava i giochi di luce delle lampade colorate prima, e stroboscopiche poi.

La struttura comprendeva anche un giardino estivo, che si accedeva proprio dalla pista, ed un videopub.

Questa parola ai più giovani potrà non dire assolutamente nulla, ma chi ha passato gli ‘anta vi potrà certamente dire che erano pub dove vi si trovavano installati diversi televisori, negli angoli più strategici che proiettavano video musicali a rotazione.

Alcuni si accontentavano di trasmettere MTV, in altri invece era in funzione un impianto di video-jukebox, che inserendo una moneta permetteva di ascoltare le hit del momento, e di vedere il relativo video sui televisori. Qualcosa di impensabile, oggi, per chi è nato nell’epoca degli smartphone e di Youtube!

E’ tempo di ripartire, nel frattempo si è fatto buio, anche se le giornate si stanno via via allungando.

Siamo quasi a Pasqua, ma la luce non ci concede ulteriore tempo, che qui sembra essersi fermato in quell’agosto 2010 quando un incendio doloso distrusse parte del locale, che pare contenesse ancora gli arredamenti dell’epoca.

Le nostre fotografie risalgono a poco tempo dopo questo incendio. nel mentre,  la struttura in parte pericolante è stata resa inaccessibile, murando tutte le porte e finestre e ad oggi come allora dovrebbe essere ancora in vendita, ma nessuno si è ancora fatto avanti.