LOCALITA’: PONTE SAN PIETRO (LU)
INAUGURAZIONE: 1925
CHIUSURA: 2012
La discoteca Casina Rossa sorge sulle sponde del fiume Serchio, e viene costruita un poco alla volta a partire dal 1925nel 1925 dalla famiglia dello storico gestore Antonio “Tony” Lazzaroni, che la ricorda nel suo massimo momento di splendore, quando ogni sera un artista diverso, del calibro di Mike Bongiorno, Mia Martini, Patty Pravo, lo potevi trovare a sorseggiare un drink sui divanetti in pelle rossa, o a cena. Era un locale per tutti, luogo mutevole e di divertimento che in poco tempo diventò uno dei locali più famosi della Toscana. Nel dopoguerra, 1945, oltre al bar, al ristorante e alla balera venne inserito anche il cabaret; nel corso egli anni si susseguirono tanti ospiti e si ricordano presenze importanti come Domenico Modugno, Mia Martini, Loredana Bertè, Peppino Di Capri, Nada, Gina Lollbrigida ed Edwige Fenech. Successivamente aprì anche la pizzeria, i campi da tennis, il tiro al piattello, la piscina con il circolo del nuoto. Nel 1988 venne costruito l’acquapark, che fu uno dei primi in tutta Italia. Nello stesso anno riaprì, dopo essere stata danneggiata da un incendio, anche la discoteca, ospiti alla serata di apertura i Pooh. Negli anni 90 ospitò dj come Amadeus, Albertino e Fiorello. Ma le mode erano cambiate, la musica invece di finire alle ore una, come ai vecchi tempi, a quell’ora iniziava la serata. E così Tony stanco di reggere quei ritmi che non gli appartenevano decise di smettere, nessuno della famiglia volle continuare la gestione del locale. Dopo più di 70 anni di storia nel 2002 Tony mette fine alla Casina Rossa. Nei successivi 10 anni cambiano diverse gestioni e nomi, ogni tanto si riaccendono le luci della discoteca; e per un periodo anche in versioni alternativa come locale esclusivo per pubblico LGBT; nel 2011 l’ultima gestione cerca di riportare il locale verso una clientela di qualsiasi orientamento sessuale, lasciando solo la serata del sabato alla clientela LGBT, ma il tutto dura davvero poco.
Mai nessuno riuscirà più a far risorgere come un tempo un locale che ha fatto la storia dell’intrattenimento lucchese.
Ritorna per l’ultima volta sui giornali con un avvenimento di cronaca, a causa di un Rave Party, dove circa 300 ragazzi hanno devastato il locale.
Ora la discoteca è ferma dal 2012, con le sue tre piste ridotte a polvere e macerie e un bellissimo giardino pieno di erbacce. L’acquapark è chiuso dal 2017 ma il suo degrado è già in stato avanzato.